I SOCI DEL LE GRU ESPONGONO A ROVIGNO
Grazie all’invito di Virgilio Giuricin , MFIAP/HonEFIAP, Direttore Artistico della prestigiosa Photo Art Gallery “Batana” di Rovigno (Croazia) i Soci del Le Gru sono stati invitati ad esporre una serie d’immagini sulla Sicilia.
Espongono: Badalà Salvo AFIAP , Bonanno Gaetano AFI, Cafarelli Salvatore, Caramanna Mario AFI, Crisafi Carmelo BFI, Drago Alessio, Fichera Fabio, Fichera Giuseppe EFIAP-BFI, Mongioì Santo EFIAP-BFI, Orlando Salvo, Palazzo Nunziato, Ponchini Umberto BFI, Urso Pietro BFI-EFIAP, Vilasi Pietro AFI-EFIAP, Zimbone Antonio AFI
Recensione di Enzo Gabriele Leanza
“Sicilia. Un’isola in un mare di luce”. Questo lo slogan di un fortunato spot istituzionale promosso qualche anno fa dall’Assessorato al Turismo della Regione. E se fotografare significa “scrivere con la luce”, la Sicilia è quindi il luogo ideale per i fotografi. La ragione di questo strampalato sillogismo non sta tanto nella sua formulazione linguistica, quanto nelle numerose testimonianze fotografiche che hanno presentato l’isola in tutte le sue luci, ma anche in tutte le sue ombre. Importanti fotografi, autoctoni e alloctoni, hanno dedicato piccoli o grandi momenti della loro ricerca fotografica a questo triangolo di terra al centro del Mediterraneo, per mostrare ogni possibile aspetto di esso. E’ facile ricordare le immagini di grandi artisti come Enzo Sellerio e Peppino Leone o come Ferdinando Scianna e Letizia Battaglia, che con approcci differenti hanno proposto al pubblico mondiale alcuni degli aspetti più significativi della vita dell’isola. Ma tale proliferazione di immagini ha troppo spesso contribuito, quando prodotta da fotografi meno attenti e preparati, alla formazione di luoghi comuni dettati da approcci scontati e visioni stereotipate. A tale meccanismo perverso si sono sottratti negli ultimi dieci anni i fotografi del Gruppo Fotografico Le Gru, che, ognuno con i propri interessi e la propria sensibilità, hanno condotto, e continuano a farlo, un’intelligente ricerca frutto dei forti stimoli che la Sicilia ha sempre dato a chi la vive quotidianamente e non si limita a viverla da turista. Di questa variegata ricerca vengono proposti, in occasione di questa esposizione croata, una sintesi di temi di grande impatto, ricchi di contesto (paesaggi e immagini dell’Etna) e di umanità (feste religiose e pescheria). Apparentemente questi temi appartengono all’orizzonte del luogo comune, ma il modo in cui vengono affrontati li salva dalla scontata retorica del caso. L’effetto prodotto, nonostante il numero degli autori presenti in mostra, è di grande coerenza e di grande concordanza visiva. Tale risultato è il frutto di un lavoro costante svolto in questi ultimi che ha prodotto un interessante “effetto squadra”.