CITTA’ IDEALI, SUI CONFINI DELL’OMBRA (2009 – 2011)
MOSTRA FOTOGRAFICA
di Rolando Marini di Perugia
Le idee portanti del progetto sono due: l’attenzione allo spazio urbano dei centri storici italiani; lo studio del rapporto tra luce e ombra. Il progetto propone un’idea dello spazio urbano come spazio fisico e metafisico: frammenti ideali di citta’ ideali, vedute e scorci tra reale e immaginifico.
L’indagine fotografica di Marini ricerca atmosfere di citta’ antiche, in cui lo spazio fisico esprima un suo spirito; per trarre l’immateriale da cio’ che e’ materiale. Una visione dello spazio urbano che ne sottolinei stupore, meraviglia, struggimento. In tutto questo non vi e’ alcun intento archeologico o di documentazione delle citta’; nessun motivo nostalgico; semmai la testimonianza di una inesauribile fascinazione.
La fotografia e’ TRASFIGURAZIONE. In questo senso Marini esplora il rapporto tra visione e illuminazione, e in particolare la relazione tra luce e ombra, come connubio che ridisegna lo spazio rappresentato: evidenzia ma anche dilata la fisicita’ degli oggetti, ridefinisce le proporzioni, staglia e ritaglia. Illumina e nasconde, e percio’ sottolinea alcuni elementi. Nel contempo invita chi guarda a indagare cio’ che e’ parzialmente visibile, cio’ che e’ sotteso, oppure a immaginare cio’ che e’ alluso, evocato, richiamato. Una combinazione che ha il potere di offrire immagini sempre diverse degli stessi luoghi. Infiltrazioni e fasci di luce, ombre montanti e invadenti ridisegnano lo spazio urbano, in un certo senso rendendolo metafisico.
Sebbene possa sembrare una finalita’ inadatta all’immagine fissa, l’autore ritiene che fotografare i confini tra la luce e l’ombra significhi cercare di cogliere il MOVIMENTO DELLA LUCE. Questo movimento conferisce, di momento in momento, unicita’ allo spazio illuminato, allo scenario in cui avviene.
Per questo, l’ indagine fotografica va alla ricerca di quella peculiarita’ e irripetibilita’ di atmosfere che non sono sempre nella natura dei luoghi, ma possono essere nello sguardo umano. E per questo divengono spunto per la creativita’ e per l’espressione figurativa.
Le fotografie sono a colori, ma l’indagine sul rapporto tra luce ed ombra comporta anche la presenza di neri molto profondi; nel contempo i controluce sembrano portare nella fotografia a colori gli stilemi e i toni del bianco e nero.
In un certo senso, questa lettura vuole rappresentare la declinazione fotografica del concetto rinascimentale di citta’ ideale, teso anch’esso ad esprimere il carattere metafisico dello spazio urbano; non rifacendosi, tuttavia, ad un anelito di perfezione trascendentale, ma muovendosi alla ricerca dei significati di spiritualita’ che lo spazio urbano puo’ evocare grazie alla luce.
In tal senso, si tratta di uno sguardo radicalmente e provocatoriamente anti-metropolitano, contro la concezione stessa della citta’ contemporanea, cosi’ pervasa di non luoghi e trasudante una logica funzionalista assolutamente disumanizzante.
La mostra consta di stampe a colori, di grande formato. Le stampe sono realizzate su carta fotografica professionale per Fine Art, di cotone al 100%, con superficie dalla resa semimatt; sono certificate per la conservazione museale (certificazione Epson Digigraphie).