CUBISMO
MOSTRA FOTOGRAFICA
di Santo Mongioì di Catania
Recensione di Daniela Sidari
Le immagini di questo lavoro rendono manifesta la formazione di natura pittorica dell’autore; comprendiamo immediatamente la sua padronanza nel disporre gli elementi e nel realizzare still-life di raffinata fattura.
Gli oggetti perdono la loro funzione quotidiana per divenire pretesto formale: i vetri di caraffe e bicchieri, le differenti qualità di ortaggi, personaggi e paesaggi urbani sono ora forme slanciate, basse, rettilinee, sinuose messe in posa per sviluppare assembramenti dai colori scelti e ben intonati. Ogni elemento è disposto secondo attenta composizione e proporzione delle parti fino a raggiungere un unicum armonico, ma l’autore non si ferma qui. In questa ricerca fotografica Mongioì aggiunge creatività alla creatività. Cubismo, importante ricerca di controllo estetico, si presta, infatti, ad una lettura per “strati”; la composizione primaria sta nello scatto fotografico del reale con gli oggetti disposti secondo un chiaro ordine estetico ma i rigorosi still-life subiscono poi un ulteriore processo creativo in post produzione. Una sovrastruttura geometrica di natura estetico-emozionale si sovrappone all’immagine reale e scattata, l’autore interpreta ancora, sovrapponendo i due processi.
Frammenti dai colori delicati e dalle diverse gamme e trasparenze sembrano sfaccettare gli oggetti in posa scomponendoli in innumerevoli visioni, in realtà questi frammenti divengono significanti proprio nella fusione con gli oggetti sottostanti. Insieme i due strati vanno a costituire un tutto, un’immagine matrice di realtà possibili.
La creatività dell’autore ha dato nuova veste alle precedenti visioni, non si tratta di un mero mascheramento ma di un atto di metamorfosi guidato dal pensiero meditato e sentito.