I PALADINI DI SALVO MANGANO

Mostra Fotografica

di: Gianfranco Consiglio,  Alessio Drago, Giuseppe Fichera, Daniela Sidari, Pietro Urso

Recensione a cura di Daniela Sidari

Una lenta scoperta, da parte degli autori Gianfranco Consiglio,  Alessio Drago, Giuseppe Fichera, Daniela Sidari, Pietro Urso, della bottega del puparo e dei suoi pupi. Un ambiente piccolissimo ma colmo di meraviglie. Questa è la fucina di Salvo Mangano di San Pietro Clarenza (CT), puparo dell’arte da più di quarant’anni. I pupi dai corpi e dai volti immobili sembrano osservare, emergono dall’ombra con i loro sguardi, eroi, donzelle, regnanti, maghi e cavalieri; Orlando, Rinaldo, Angelica, Rodomonte, uomini malvagi e infami, pagani e cristiani. Immagini di dettaglio di vestiti sontuosi, ricchi decori, lucenti armature con elmi, scudi e spade, visi come catalogazione delle diverse espressioni, occhi abilmente dipinti spalancati verso un mondo ulteriore, barba e baffi come si conviene ai paladini, corone per re e regine ma anche piume e raffinati merletti, si alternano a riprese in cui il maestro entra a far parte di questa rappresentazione, il puparo dipinge volti, costruisce e ripara costumi. Orgoglioso mostra i suoi pupi, li sceglie, li prende in mano, parla con loro accarezzandoli come suoi figli e poi improvvisamente la sua voce cambia di tono, fili ed aste collegati a braccia, gambe e testa incominciano ad animare un personaggio, e poi un altro; movimenti e mimiche divengono un tutt’uno, stralci di sceneggiate accendono battaglie rocambolesche. Poi tutto torna in quiete. Fra le sue creature egli è pupo fra i pupi.