FOGLIE… ?
MOSTRA FOTOGRAFICA
di Mario Caramanna di San Giovanni La Punta (CT)
Recensione di Grazia Musumeci & Serena Vasta
Lascio scorrere le foto di Mario Caramanna a ripetizione -sul computer- e vedo lampadine, fasci luminosi, scherzi della natura, giochi di colore. Sono davvero foglie? Lui giura di si’, e che da tanto tempo le inseguiva cosi’, con questa forma “aliena”, con quei colori psichedelici! Ma come ha fatto, mi chiedo, a ottenere questo obiettivo?
Cercando, provando, sperimentando, mettendo alla prova la propria macchina fotografica in un campo (il mosso sfocato) che in troppi, ormai, utilizzano per descrivere artisticamente eventi tristi, tragici e cupi. “Io volevo cambiare, volevo applicarlo a qualcosa di allegro, di bello, di luminoso”, dichiara Mario col sorriso sulle labbra. Detto fatto. E nessuna scelta sembra buona come questa del mosso sfocato per un elemento -la foglia- che effettivamente si muove nel vento e si percepisce sempre sfuggente.
Le foto di Caramanna trasmettono vibrazioni di ogni tipo: linee danzanti, riccioli barocchi, composizioni di disegni spaziali (alieni, appunto, come dicevamo) ricavate da un leggero movimento della mano durante lo scatto; oppure rami ben delineati ma stagliati contro un cielo follemente bianco, alieno anche quello, che trasforma la pianta in un artiglio che emerge dalla luce; o ancora foglie ben distinte, riconoscibili, ma con i colori rosso, arancione, dorato e marrone talmente vivi, lucenti e tridimensionali da far venire voglia di allungare una mano e di toccarle.
Foglie riflesse nell’acqua, foglie che disegnano ombre sulla pietra, foglie in fuga come mosse dal vento, fuochi d’artificio della natura. Bellissimi e spettacolari, ma silenziosi, delicati, emozionanti. Uno “scherzo” che solo un tipo “scherzoso” come Mario poteva “scherzosamente” ideare! Lui che ha sempre la battuta pronta, la smorfia a portata di mano e l’ottimismo in punta di lingua ha creato una festa di foglie per regalarla ai nostri occhi. Ma poi … siamo davvero sicuri che siano foglie???
(Grazia Musumeci)
Le foglie di Mario Caramanna volano, brillano e sfuggono allo sguardo. Foglie che diventano pennellate di luce e di colore, disegni astratti, nuvole di un altro pianeta. Quello che non esiste, ma c’e’. Le foglie sono una perfetta metafora della vita, nascono in primavera, vivono la loro estate in piena fierezza, in autunno si tingono di colori e sfumature e in inverno cadono, diventando il concime piu’ fertile per quello che verra’ dopo. Un viaggio con mille strade diverse da percorrere, per loro, come per noi.
La natura si puo’ fotografare con la perfezione di un cavalletto, con l’esposizione corretta, il diaframma e i tempi giusti, ma se la tecnica lascia il posto all’istinto e alla vocazione cosa succede?
Le foglie diventano tele astratte, tutto diventa etereo, la primavera e l’autunno si confondono e si entra in un turbinio di emozioni e di volteggi che ci fanno quasi dimenticare il punto di partenza. La macchina fotografica ci da la possibilita’ di fotografare quello che vediamo, gli occhi tutto quello che ci sta in mezzo che, ogni tanto, quasi per magia, riusciamo a scorgere.
Fotografie che raccontano dell’amore e della curiosita’ di Mario di cercare dentro il visibile.
(Serena Vasta)