SPETTRI DI VISIONI
MOSTRA FOTOGRAFICA
di Antonio Manta di Arezzo
Recensione di Serena Vasta
Antonio Manta e’ tornato al Gruppo Fotografico Le Gru venerdi’ 25 gennaio 2013 ed ha presentato una mostra molto particolare, “Spettri di Visioni”, un lavoro intrigante e introspettivo in cui l’autore racconta di se’ tramite dei ritratti fatti a persone a lui vicine. Antonio li chiama autoritratti, una parola che confonde se si pensa che normalmente per autoritratti si intende il fotografarsi da soli, lui invece fotografa la sua anima, le sue contraddizioni, il suo vissuto, i suoi demoni e le sue paure, quello che aveva bisogno di venir fuori. Le fotografie sono fatte da dietro un telo di cellophane trasparente, quasi come se rappresentasse il confine tra dentro e fuori, tra la realta’ e quello che percepiamo solo noi. Spettri di visioni e’ un lavoro itinerante e carico di emozioni, originale ed emotivo, puo’ sembrare inquietante ma secondo me e’ liberatorio, quello che inquieta sono le emozioni che non vengono fuori, le paure non affrontate che si moltiplicano, le urla soffocate. Tutto quello che riusciamo ad esprimere e a raccontare di noi e’ un dono che facciamo agli altri, ma soprattutto a noi stessi, al nostro io di domani, che sara’ un po’ piu’ leggero di quello di oggi.
Il giorno dopo la mostra, nel pomeriggio di sabato, Antonio ha organizzato una delle sue chiacchierate di fotografia a 360 gradi, ci ha raccontato come e’ nato e si e’ sviluppato “Spettri di Visioni”, la tecnica usata e ci ha fatto capire quanta vita c’e’ dietro quei fogli di plastica trasparente. Ci ha mostrato i suoi appunti di viaggio, le fotografie fatte nei paesi che ha visitato, Cambogia e Zambia, e che noi abbiamo visto attraverso i suoi occhi attenti e curiosi.
Da quest’anno Antonio Manta e’ entrato a far parte della rosa dei soci onorari del Gruppo Fotografico Le Gru, un titolo che gli e’ stato assegnato all’unanimita’ da tutto il consiglio direttivo, decisione con cui non si puo’ che essere d’accordo.