MIMMO IRRERA
Mimmo Irrera, messinese, inizia a fotografare nel 1970. Dopo aver spaziato nei vari generi, sceglie il Ritratto come mezzo di espressione a lui più congeniale, per comunicare con le immagini.
“…è un momento di magia (dice) non spiegabile a parole, una emozione che non si ripete, si rinnova di volta in volta” (da “Mimmo Irrera, Fotografo”),
e anche: “Fotografo per la gioia e per il gusto di farlo, un piacere a piene mani. Fotografo persone, perché mi piace stare insieme a loro; microcosmi unici e irripetibili. La gente è bella così com’è, per la diversità che le caratterizza. Mi piace giocare con loro, soprattutto quando sono alla loro prima esperienza fotografica, perché il RITRATTO è un momento di magia, non spiegabile a parole, vissuto intensamente, una emozione che non si ripete, si rinnova di volta in volta. Perché fotografare non è riprodurre, bensì interpretare, quindi evidenziare, di ognuno, quell’ IO che sta dentro di noi, e fissarlo in una immagine, per sempre. La fotografia è l’espressione di uno stato d’animo, l’interpretazione di una realtà di cui ne è la sintesi. Essa ha un potere di emozione, un carattere, che vengono interpretati dalla sensibilità e dalla fantasia dello spettatore, il quale vive l’immagine con l’esperienza che ha” (da “Messina Viva”).
Predilige il bianco e nero, che cura personalmente in tutte le varie fasi, fino alla stampa, a cui dedica molto tempo e qualche segreto.
Ha ottenuto riconoscimenti ed ha esposto in molte città italiane e straniere: Firenze, Roma, Catania, New York, Napoli, Bruxelles, Vercelli, Pescara, Klagenfurt, L’Aquila, Messina ecc.
Monografie e articoli a lui dedicati sono apparse su: Giornale di Sicilia, il Fotoamatore, Parentesi, Print Flash, Centonove, Il Ponte sullo Stretto, Gazzetta del Sud, Progresso Fotografico, Grazia, La Stampa, L’Eco del Sud, Tutti Fotografi.
Per le edizioni “Il Gabbiano” di Messina ha pubblicato nel 1990 il volume “Giardini del Silenzio”, nel 1991 “Beltà e Vanità”, nel 1996 “Messina viva” (edizioni G.B.M.) e nel 2003 “Terra, Acqua, Mito” (edizioni EDAS).