Impressioni in fase di ascolto

di

Lisa Bachis e Palmina Barbagallo

 

Il testo di Bachis-Barbagallo, è la realizzazione di un progetto di interpretazione dell’opera d’arte secondo l’Ermeneusi dell’arte, introdotto per la prima volta da Lisa Bachis, nel 2012. Ermeneusi dell’arte, è leggere l’opera d’arte, come fosse un testo a tutti gli effetti dove i segni grafici, pittorici, visivi, sono interpretati in senso più ampio, e non legato esclusivamente all’Estetica ed all’Arte propriamente detta. Per l’Ermeneusi dell’Arte, non ci si confronta con l’opera solo da un “punto di vista” specificamente estetico, ma altresì Ermeneutico, eliminando la tentazione di una schedatura a compartimenti stagni. L’opera deve essere interpretata, sì, secondo modalità storico-artistiche ed estetiche, ma va anche letta, decifrata, interpretata, tradotta nella sua peculiarità di testo; ed il testo, a sua volta, può esser fruito esso stesso esteticamente, nella sua unicità di opera d’arte. “IMPRESSIONI IN FASE D’ASCOLTO”, è contaminazione di generi artistico-letterari, nella quale le opere dell’artista, Palmina Barbagallo, non illustrano semplicemente, ma sono parte integrante del volume, in simbiosi perfetta come un organismo, al quale non si può togliere, cuore o cervello. Chi legge il testo, non può che guardarlo, e viceversa, in un’originale esperienza multisensoriale.  Piani diversi di linguaggio s’intersecano a tal punto da rendere unico e omogeneo un tascabile dal titolo esplicativo come “Impressioni in fase d’ascolto” (Algra Editore, 2016). La prima parte del tascabile contiene dodici intense poesie con a fronte dodici emozionanti quadri che si completano le une con gli altri. La via della poesia e della pittura insieme non è nuova ma in questo lavoro è sicuramente originale e coinvolgente. Il viaggio che le due autrici ci fanno fare inizia con un’immagine grigia, un’anima confusa alla ricerca del mistero della Vita, e il sinuoso cammino che percorrono insieme Lisa e Palmina, tra attese e fughe in avanti, tra chiari e scuri, tende all’“essenziale essenza” ed è lo stesso cammino che ogni essere umano dovrebbe esplorare per riconoscere e ritrovare se stesso. La seconda parte raccoglie quattro racconti con quattro altrettante foto che si contaminano gli uni con le altre creando una simbiosi perfetta tra le storie di Aldo, Anna, Vera, Alice e Nespolo, storie vere ma al contempo fantastiche, foto digitali di un astrattismo dirompente ma che immortalano momenti di vita reale. Al centro del tascabile c’è l’eterna lotta tra cuore e cervello, c’è come dice la stessa autrice LisaBachis nel prologo “un approccio ermeneutico al reale-irreale, al visibile-invisibile”.  L’interpretazione, quindi, dell’arte “è un debito infinito verso la Natura” di cui possiamo coglierne la più intima essenza solo in fase d’ascolto, cogliendone se possediamo un’Anima empatica le impressioni più profonde, costruendo questo “tentiamo una donazione a noi stessi e offriamo un segno votivo al divino”. Chi legge «Impressioni in fase d’ascolto» vive una febbrile esperienza multisensoriale e ha la conferma che solo l’atto creativo può ri-svegliare il mondo.

(Recensione pubblicata il 28 aprile 2016, dalla giornalista Milena Privitera. Libro presentato presso Fondazione Mazzullo di Taormina il 27 maggio 2016.)

 

Lisa Bachis, taorminese, è autrice conosciuta per i suoi saggi storici e filosofici. Laureata in Filosofia, è studiosa del Medioevo e di Ermeneutica Filosofica. Da anni, si occupa di valorizzare gli aspetti storici e artistici, meno conosciuti di Taormina e della Sicilia, svolgendo attività di ricerca. Ha collaborato, in qualità di esperto e consulente storico, al progetto di recupero e riordino dell’Archivio Storico del Comune di Taormina. È autrice del saggio di ermeneutica filosofica “Walter Benjamin. Linguaggio Traduzione Tradizione”, uscito per la Firenze Atheneum, nel 2000 e del saggio storico “Ebrei a Taormina”, edito da Bonanno, nel 2009. Collabora anche con il giornale on line “Jonica Reporter” e si occupa della curatela di mostre d’arte contemporanea.

 

Palmina Barbagallo, pittrice e fotografa, nata in Germania, risiede a Valverde, in provincia di Catania. La sua formazione artistica avviene presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, dove consegue il Diploma Accademico in Pittura con successive Specializzazioni in “Pittura” e in “Arte Sacra”. Insegna Educazione Artistica, Disegno e Storia dell’Arte. La pittura e la fotografia sono alla base della sua espressione artistica. Il soggetto principale delle sue opere è la luce, che oltre a rivelare forme e colori, diventa essa stessa protagonista facendosi pensiero in tutto il suo significato universale, simbolico e spirituale. Dal 1995 è socia del Gruppo Fotografico “Le Gru” e iscritta alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni fotografiche). Ha al suo attivo diverse mostre collettive e personali.